I bollettini della guerra 1915-1918
Nell’Alta Rienz l’avversario tentò ancora una volta l’attacco della nostra posizione di Monte Piana, ma fu respinto con gravi perdite.
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importante posizione. L’azione, abilmente preparata e condotta con ardimento e tenacia valse ad assicurarci il possesso di tutto il massiccio
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Nostri reparti in ricognizione attaccarono e respinsero forti nuclei nemici in posizione nei pressi di Cimego in valle Giudicarie e di Fossernica in
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Nella zona a nord–ovest di Arsiero il nemico ha attaccato la nostra posizione di Osteria Fiorentini, ma è stato respinto. Tentò anche d’incendiare il
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero la forte posizione di Monte Coston è stata espugnata dalle nostre truppe. Già con abile manovra avvolgente i
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costantemente infranti dalla salda resistenza delle nostre truppe. Ieri la posizione cadeva in nostro possesso. Il presidio, divisosi in gruppi, tentò
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delle opposte artiglierie, nessuno dei due avversari riuscì a stabilirsi sulla contrastata posizione.
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Contemporaneamente i bersaglieri occupavano Drizar e la posizione di monte Gradist, ricacciando violenti contrattacchi tentati dall’avversario.
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A nord di Falzarego (Rio Costeana—Boite) i nostri alpini si impadronirono di una posizione a dominio della Forcella di Travenanzes, intercettando le
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posizione in cresta a 2.318 metri di altitudine. Il presidio nemico, composto di alpini tirolesi, restò in gran parte distrutto: un centinaio di superstiti
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Nella zona del Cauriol (Valle Fiemme) gli alpini ampliarono e consolidarono il possesso della posizione conquistata il giorno 15, prendendo altri 32
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Nella zona collinosa ad est di Gorizia con improvviso sbalzo un nostro reparto occupò una nuova posizione nei pressi di Santa Caterina.
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Nell’Alto Cordevole con ardita operazione di sorpresa un nostro reparto conquistò una posizione avanzata verso la Cima di Monte Sief, fugandone i
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ripiegare di un centinaio di metri dalla vetta del monte. La posizione abbandonata è tenuta sotto il fuoco di interdizione delle nostre artiglierie.
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prigionieri nelle nostre mani. Il successivo intenso bombardamento dei grossi calibri nemici non impedì ai nostri di rafforzare saldamente la posizione.
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A nord–est della conca di Laghi (torrente Zara–Posina) un nostro riparto, con ardita azione di sorpresa, occupò un’elevata posizione tra Menari e
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occupare stabilmente la posizione e rafforzarla.
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Nell’Alto Cordevole i contrattacchi nemici, di crescente violenza contro la posizione da noi conquistata il giorno 23, verso la cima di Monte Sief
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Nell’Alto Cordevole l’avversario rinnovò l’attacco contro la posizione da noi conquistata verso la Cima di Monte Sief.
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sorpresa contro una nostra posizione avanzata a nord del Gardinal: furono nettamente respinte.
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Sull’Altipiano di Bainsizza conseguimmo vantaggi conquistando un importante posizione a sud–ovest di Okroglo.
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Nella riconquista della posizione avanzata in Val Zebrù, segnalata ieri, i nostri alpini tolsero al nemico anche un cannone e tre mitragliatrici.
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Alle foci del Timavo, riparti di assalto, che, col sostegno di ondate di fanteria, muovevano contro la nostra posizione di estrema destra, furono
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settentrionali del monte S. Gabriele. Furono catturati 8 ufficiali, 1216 uomini di truppa ed alcune mitragliatrici. La posizione venne mantenuta e rafforzata ad
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Nella zona del Monte Asolone nostri riparti, dopo aver battuto l’antistante posizione nemica con micidiale preparazione d’artiglieria, la
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In Val Daone (Chiese) una nostra grossa pattuglia penetrò nella posizione nemica di Prà Maggiore e annientato in accanita lotta il plotone che la
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movimento aggirante da nord–ovest a sud–est. Le intrepide truppe della 6a divisione czecoslovacca, che tenevano la posizione si difesero con mirabile valore
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linea Cavili‒Dobrusavo‒Musa Oba e si erano impadronite alla destra della forte posizione di Monte Boliste.
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avanzato antistante alla posizione di Monte Corno. Venne ricacciato in disordine dal nostro fuoco di repressione.
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